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Serpeverde o Grifondoro?
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l posto dove si trovava la casa di quest'estate era favoloso: un bel campetto da pallavolo con tanto di rete "ad U" per andare incontro a chi non milita in serie A, un campetto dietro casa con le porte da calcio che sono state usate e strausate in ogni momento della giornata, e un bel boschetto ripido ma pulito dove organizzare giochi o imboscate.
Di tutti i giochi organizzati per i pomeriggi del campo, sicuramente il pių coreografico č stato quello del quidditch. Prima di tutto ciascun giocatore ha dovuto sottoporsi al test del cappello parlante, che sanciva inesorabilmente la squadra di appartenenza di ognuno: Serpeverdi, Tassorosso, Grifondoro o Corvonero. E cosė ad un ad uno siamo passati tutti sotto quel buffo ma magico cappello che tra le mani di saggi maghi ha fatto per bene il suo dovere.
Ma il gioco inizia solo ora: a due a due, le squadre si sono scontrate in incontri all'ultimo lancio, senza esclusione di colpi e sempre al limite delle oggettive capacitā fisiche umane.
Gesti atletici di enorme valenza e scatti felini ineguagliabili han fatto sė che il tutto si concludesse... con il semi-infortunio di un giocatore e la sospensione a vita della finale. Un gioco senz'altro da riproporre, magari con ginocchiere, conchiglie e paradenti!
nei boschi a caccia di punti
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la pallaaa!
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alla ricerca degli stand
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campo estivo
pomeriggio in gioco 
