Veniamo al dunque: questo è ciò che è successo durante i tre giorni di gioco:
- PRIMO GIORNO
- [Vengono distribuiti i ruoli a ciascuno, ancor prima di conoscere Victor di persona]
- Nella lussuosa villa del superbillionario Sir Victor Ugo approdano un buon numero di parenti e amici, tutti invitati da lui stesso come una specie di "ringraziamento" per i vari piaceri che durante la sua vita aveva collezionato da questi.
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Al loro arrivo Victor ancora non c'è, e la lista completa dei presenti è la seguente:
la seconda moglie, il socio d'affari, il consulente di borsa, il medico personale, il commercialista, la guardia del corpo, la prima moglie, il fratello, la suocera, la segretaria, il sacerdote, il figlio, il maestro di tennis, la cameriera, l'autista, la cuoca, il maggiordomo.
- (erano dunque assenti perché inizialmente non invitati:
il notaio, l'avvocato, il commissario, l'appuntato, la medium, lo psicanalista.)
- Al pomeriggio Victor fa la sua entrata in villa, a braccetto con la sua amata seconda moglie. Racconta la storia di quella villa e ringrazia calorosamente della presenza di tutti, ma si sofferma solamente pochi minuti con gli invitati, dopodiché si tuffa nel suo studio al lavoro sulla sua autobiografia.
- Alla sera Victor muore. Lo trova la seconda moglie Peppina nel suo ufficio, ancora col computer acceso. Lì vicino si trovano una tazzina di caffè vuota sporca di una strana polverina bianca, un ombrello, un soprabito, una stampa della prima bozza dell'autobiografia e in un cassetto una bambolina piena di spilli.
- Gli invitati sgomenti non sanno cosa fare e chiamano la polizia, che però non arriverà sino al giorno seguente.
- Durante la cena avviene uno strano dialogo.
- SECONDO GIORNO
- Alla mattina giungono il commissario e l'appuntato; nella casa aleggia un'aria di sospetto e paura. Di comune accordo gli invitati decidono per una passeggiata che rilassi un po' la tensione.
- Alla fine della passeggiata viene ritrovata morta, colpita da un grosso pezzo di legno accanto al camino, la seconda moglie.
- Alla sera si presenta il notaio con un fare alquanto sufficiente ed avverte che il testamento verrà aperto solamente dopo il funerale di Victor. Oramai è chiaro che tutti sono più preoccupati di ricevere qualcosa in eredità che non di piangere il povero defunto.
- Alla cena un altro strano dialogo avviene.
- Dopo cena, gli invitati impazienti nel sapere come Victor aveva spartito i suoi averi, ingaggiano tre persone di fiducia con lo scopo di scoprire cosa potesse esserci scritto nel testamento e soprattutto dove potesse essere nascosto, in modo magari da modificarlo ciascuno a proprio favore.
Le persone sono lo psicanalista, la medium, l'avvocato. Gli invitati si dividono perciò in tre gruppi e ciascuno si apparta con uno dei tre personaggi.
- Lo psicanalista: ingaggiato per scrutare nei pensieri che il povero Victor gli aveva lasciato durante le loro sedute; gli invitati di questo primo gruppetto ascoltano attenti ogni minima parola, ma lo psicanalista molte volte svia i discorsi e si mette a chiacchierare col sacerdote del suo oratorio.
- La medium: ingaggiata per operare una seduta spiritica e chiedere direttamente a Victor dov'è il testamento; riesce a far risvegliare lo spirito del defunto, ma questo si arrabbia alquanto e invece di rispondere alle domande sul testamento descrive minuziosamente il suo delitto, in modo da poter far arrestare l'assassina. Sì perché la persona descritta da Victor è una donna e la decrizione coincide con quella della seconda moglie...
- L'avvocato: ingaggiato per scartabellare sui documenti passati di Victor e cercare così di risalire ai possibili eredi, nonché al possibile assassino; in quanto ad eredi però l'avvocato stesso precisa che il defunto Victor si era appoggiato esclusivamente al notaio per la compilazione del testamento. Per l'assassino ancora l'avvocato punta sicuro l'indice sul socio in affari: troppe volte aveva tentato frodi ed inganni.
- TERZO GIORNO
- Al pomeriggio giunge un Avviso di Garanzia a Bill, il socio d'affari, per presunti illeciti di gestione.
- Intanto le indagini del commissario e dell'appuntato proseguono e viene ufficializzato che Victor è morto avvelenato.
- Nella stanza del delitto dopo un'analisi più approfondita viene ritrovato un coltello da cucina sporco di sangue.
- Il notaio si rifà vivo e, preoccupato per l'interessamento degli invitati al testamento, precisa che nessuna copia oltre a quella in suo possesso è stata fatta.
- Alla sera nel letto della cuoca viene ritrovato un dischetto con su scritto "PER CIONFOLO". Consegnato alla polizia, ne viene analizzato il contenuto:"VECCHIACCIO! NON PREOCCUPARTI PER QUEL PROBLEMINO... HO GIA' RISOLTO TUTTO, O QUASI INSOMMA! LASCIAMI SBRIGARE QUESTE ULTIME FORMALITA' E POI POTRAI TORNARE A DIVERTIRTI!" firmato "B."
- Durante la lettura del dischetto, fatta col computer sul quale era morto Victor, una persona nella foga urta una targa appesa al muro. Dietro si trova una lettera di Victor che indica dove si trova una copia del testamento.
- Con parecchia pazienza e lavoro di squadra gli invitati riescono a scovare il testamento.
- Che sarà scritto? Chi ha ucciso Victor? E la Seconda moglie?
Perché il notaio ha negato l'esistenza di qualsiasi altra copia del testamento? Non ne era a conoscenza?
Chi ha scritto quel messaggio al prete Cionfolo? Oppure era solamente un indizio falso procurato da qualcuno degli invitati?
Bill, il socio, aveva la coscienza a posto? E quel coltello ritrovato? E i documenti spariti?
Queste sono solo le primissime domande che saltano alla mente, ma mille altri interrogativi si pongono. Sapete rispondere? Siete curiosi? Non esitate a
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