introduzione

Anche quest'anno, con l'avvicinarsi della festa di Hallowe'en molti giovani si sono presentati in Oratorio per partecipare alla preparazione della festa che ormai da alcuni anni riscuote successo tra i bambini. Da un po' di tempo infatti, il direttivo dell'Oratorio assieme al G.A.S. organizzano una piccola festa nella quale i bambini sono i protagonisti, e le suore e noi Animatori siamo i responsabili della preparazione dei giochi che costituiscono il cuore del divertimanto. Il giorno precedente abbiamo preparato i giochi che erano suddivisi in stand.
Alcuni volontari ci hanno dato una mano ad allestire i locali dell'Oratorio: alle pareti sono stati appesi teloni con figure spaventose, dappertutto erano sparsi ragni finti, teschi, zampe di gallina ed alcune zucche luminose che hanno contribuito a rendere tetro e sherzosamente inquietante l'ambiente. I bambini sono accorsi numerosi: chi perfettamente travestito da mostro, strega o fantasma e chi no, ma tutti erano comunque entusiasti e curiosi.
Durante il corso della festa venivano regalate ai bambini caramelle e lecca lecca che venivano considerate come bottino della serata e conservate gelosamente. E' stata poi offerta la cioccolata calda che nessuno ha rifiutato!
Il prezzo d'ingresso era di 2000 lire (pro oratorio) che sono stati spesi bene visto il sorriso che i bambini ci rivolgevano prima di andarsene dalla festa.


Francesca X.


il lupo mannaro

Ad occupare un angolo sperduto di oratorio (proprio un angolo...non c'è nulla di metaforico) c'era un gioco che definirei dinamico. Infatti era stato progettato in un modo, ma nell'atto pratico è diventato tutt'altro. Senza spiegare che cosa fosse prima, passo subito a quello che un normale lupo mannaro ha visto entrando in questa stanzetta. C'era un muro nero di stoffa che aveva dei buchi in cui il "giocatore" doveva mettere le mani per trovare 3 oggetti misteriosi, tra cui anche una zampa di gallina in carne ed ossa. Questo ha provocato molti commenti entusiasti del tipo "Ma che schiiifooooo" perfino ad un lupetto mannaro che ha partecipato, e direi quindi che il risultato è stato buono. Naturalmente si vinceva la caramella quando si riportavano i 3 oggetti all'entrata.

Fabio Z.


il tunnel del terrore

Il gioco consiste nel fare entrare dei bambini incappucciati in una stanza buia, con delle candele accese per creare un po' d'atmosfera. Tolto il cappuccio si fa entrare il bambino in un tunnel, costruito con delle panchine ai lati e sopra un telo di nylon nero con delle fessure; quando il bambino passa gli viene buttata della farina addosso. Il bambino esce dal tunnel e si reca davanti ad un tavolino con sopra una zucca, intagliata in modo che oltre alla bocca, gli occhi e il naso ci sia una fessura sul retro da cui un animatore infili la mano con un guanto, sul quale è spalmato del dentifricio. L'animatore recita queste frasi:
-Dammi la mano…-
-Dimmi, quanti anni hai?-
In base all'età del bambino si formulano delle domande adatte alla sua età.
-Domanda…-
Se il bambino risponde correttamente gli si dice:
-Bene vai…-
Senno gli sì da un aiutino e se non ci arriva ancora si dice:
-Ma non sai proprio niente! Vai via!-
All'uscita è data al bambino una caramella!


Andrea S.


riempi il cervello del mostro

In questo gioco i bambini dovevano lanciare delle noccioline nel cervello del mostro. Per ferlo avevano a disposizione solo due noccioline, ed il buio non facilitava di certo il gioco ma se ci si riusciva come premio si aveva una caramella.

Enrico P.


addormenta il mostro che è sveglio

I bambini terrorizzati da un mostro che vagava per tutta la sala tentavano invano di cacciarlo. Scopo del gioco era quello di riuscire a farlo addormentare cantando una dolce ninna nanna, per potergli mangiare le prelibate caramelle.

Anna S.


la casa delle torture

La preparazione è stata lunga ma alla fine ci siamo riuscite: un vero e proprio Istituto di Bruttezza!
Lo scopo di questo gioco era stare fermi e farsi truccare da cinque persone molto esperte, soprattutto nei casi disperati. Molti bambini hanno partecipato diventando streghe, vampiri, mummie e mostri vari.


Sara P., Giovanna M.,Silvia P.,Lara P.


la testa impazzita

In questo gioco i ragazzi avevano in testa una spece di elmo, e sopra di loro dondolava una fune con legati molti palloncini. Lo scopo del gioco era quello di scoppiare i palloncini con un bel salto, per mezzo di una puntina sistemata sull'elmo. Naturalmente i palloncini non erano vuoti... così i bambini si facevano delle doccie di farina, riso e così via.

Andrea X.


il buio delle tenebre

Per vincere in questo gioco i bambini dovevano avere soprattutto buoni polmoni. Infatti si trattava di spegnere una candela sistemata dentro una zucca intagliata con la solita faccia che ride in maniera cupa. E' più difficile di quello che sembra, e la caramella guadagnata serviva per riprendere un po' di fiato!



i rumori della notte

Il gioco si trovava in una stanza chiusa, dove solo un bambino alla volta poteva entrare. All'interno c'era un vero e proprio teatrino delle marionette dove due- tre animatori nascosti animavano altrettanti personaggi che ad ogni entrata si presentavano. Poi le marionette facevano l'imitazione di un animale o di una cosa, e il bambino doveva rispondere correttamente indovinando cos'era.



la bocca del teschio

Questo gioco consisteva nel fare un percorso che comprendeva l'attraversamento di: farina, foglie, bottiglie di plastica ed elastici il tutto dentro ad un cartone. Dopo aver fatto ciò bisognava prendere la caramella dalla bocca del teschio "vivente" senza farsi mangiare la mano.
Il gioco ha avuto molta fortuna e successo tra i bambini!


Michele Z.


la mensa del fantasma

Cosa mangiano i fantasmi? Bene, per scoprirlo c'era un gioco apposta, dove ogni bambino doveva infilare la mano dentro ad un buco fatto su un telone, per andare a tastare cosa c'era dentro a delle ciotole. Ogni ciotola conteneva un "cibo" diverso, ma tutti orribili al tatto, come degli spaghetti ultra-scotti o della polpa di zucca.






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