Descrizione dei Giochi della Serata per bambini e ragazzi delle scuole elementari e medie Tutti i giochi consistevano nel superare una determinata prova. Se questa veniva superata con successo veniva consegnata una caramella in premio, altrimenti un'arachide. Più o meno in tutti i giochi (di abilità manuale, di fortuna, o di intelligenza) c'era la possibilità di "ridimensionare" al volo la difficoltà del gioco a seconda dell'età del ragazzo, e della quantità di caramelle che aveva già mangiato! ![]() il barista preparava dietro il suo bancone tanti bicchieri pieni di strani intrugli, più un bicchiere pieno di caramelle. Purtroppo però i bicchieri erano chiusi, e i bambini dovevano cercare di indovinare dove si trovavano le caramelle. ![]() dentro ad una zucca intagliata con occhi e bocca, c'era una candela accesa; per guadagnarsi la caramella ed evitare l'arachide, i ragazzi dovevano riuscire a spegnere la candela con degli spruzzini pieni d'acqua. ![]() si riusciva ad evitare l'arachide se si individuava qual'era la candela più lunga delle tre che venivano presentate nel giochino. Le candele erano appoggiate su tre supporti di altezza diversa, e questi supporti erano a loro volta nascosti dietro ad un piccola scatola. Come risultato, la candela che poteva sembrare la più lunga sarebbe potuta benissimo essere la più corta! ![]() c'era una grossa zucca con una grande bocca, dentro alla quale i ragazzi dovevano inserire la mano; fatto questo, veniva loro formulato un indovinello. Se la risposta era giusta, nella mano compariva una caramella. ![]() un labirinto con pareti finte e pareti vere, tra le quali muoversi nella penombra cercando di guadagnare l'uscita; tra i corridoi si aggiravano oggetti e mostricciattoli che rendevano più difficile orientarsi. Il gioco era realizzato dentro ad una stanza semi-buia, con dei teli mantenuti in verticale per mezzo di pali dotati di una base per rimanere in piedi. ![]() per guadagnarsi la caramella i ragazzi dovevano scorrere un anello lungo una serpentina senza toccarla, altrimenti il teschio tremava e si accendeva di rosso. In questo gioco occorreva del materiale non banale, ossia un circuitino elettronico che controlli il contatto tra l'anello e la serpentina. ![]() non era un vero e proprio gioco, ma era comunque un passo quasi obbligato per tutti quelli che arrivavano alla festa! C'era infatti la possibilità di farsi fare dei simpatici (o paurosi?) disegnini sul viso o sulle mani: ragnetti e fantasmini per tutti! ![]() in un piccolo stanzino riposavano due mostri nei loro letti. Fin qui niente di difficile, ma purtroppo uno dei due mostri aveva la caramella, e così bisognava camminare piano piano per non svegliare i mostri, tentando di prendersi la caramella. Il rischio era quello che il mostro saltasse sù all'impovviso! ![]() i ragazzi venivano bendati e veniva loro dato in mano il capo di una corda. Alla fine della corda c'era la caramella, ma sfortunatamente lungo la corda ogni tanto si trovavano delle diramazioni, e così non si sapeva più quale strada seguire. ![]() a scuola di magia! I ragazzi dovevano infatti riuscire a rispondere ai quesiti che la maestra in rima poneva loro, con l'aiuto della lavagna dove si cercava di disegnare aiutini e suggerimenti. ![]() servivano due centri su tre per guadagnarsi la caramella. C'era un pannello con disegnata una grande zucca, con la bocca spalancata in corrispondenza di un buco rotondo sul pannello. I ragazzi avevano tre palline da tennis di spungna, che dovevano riuscire ad infilare nella bocca della zucca.
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