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incontro di mercoledi' 19 dicembre '07 |
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Confessioni per i Giovani
in preparazione al Santo Natale
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avvero speciale la veglia penitenziale vissuta quest'anno in preparazione al Natale, non so se è stato un caso oppure qualche cosa di più, ma è stata una grande occasione per vivere il tema che quest'anno stiamo affrontando: l'amore.
L'amore più grande che esista è sicuramente quello del Signore nei nostri confronti: bello, smisurato, gratuito. E proprio sulla gratuità si è incentrata la veglia. Non è stata una confessione di quelle a cui siamo soliti, ma tutto ha fatto riferimento a questo principio di gratuità appunto. Provo a raccontarvi come si è svolta, anche se ovviamente essere stati presenti è tutt'altra cosa.
Immaginatevi dieci-dodici preti disposti a formare un arco, largo quanto la larghezza della chiesa, in piedi, con l'altare al centro di questo arco. Ogni ragazzo si presentava di fronte ad un sacerdote, spiegava brevemente le proprie mancanze, dopodiché il sacerdote dava l'assoluzione. Niente spiegazioni, niente parole del prete, niente promesse, niente penitenze.
Visto dalle panche della chiesa, in attesa di confessarmi, si vedevano questi ragazzi che velocemente si davano il cambio; mi è sembrata subito una cosa un po' leggera.
Ed invece quando è toccato a me, mi sono trovato di fronte alla novità: davanti a me avevo qualcuno a cui in verità non interessavano i miei peccati, i miei perché, ma interessava il fatto che io fossi lì a chiedere scusa. E questo a Lui è bastato e avanzato. Ed ho vissuto in prima persona la gratuità dell'amore, che probbilmente non avrei mai compreso così bene neanche con mille discorsi.
Avrei voluto dire qualcosa in più al Signore, ma lì in piedi ho capito che tanto lui già sapeva tutto, indipendentemente da come glielo avessi raccontato, ed il bene che Lui mi vuole è molto ma molto più grande di tutte le mancanze che potevo avere commesso.
Un grazie ai sacerdoti per un'esperienza d'amore così forte.
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