- domenica 17 maggio 2009 -





scarica il libretto della s.Messa della promessa



i fazzolettoni dei cooperatori
Dopo due anni di preparazione affrontati con degli incontri mensili assieme a don Guido del centro di Schio e con gli incontri ispettoriali della scuola aspiranti, Domenica 17 Maggio abbiamo finalmente fatto la nostra promessa di Salesiani Cooperatori. L'occasione è stata quella dalla veglia vocazionale MGS tenutasi a Conegliano: un momento molto forte dove tutti i gruppi dell'MGS-Triveneto convogliano ogni anno per la conclusione dei rispettivi cammini. E' un occasione per pregare e per interrogarsi sulla vocazione che ci vede ognuno al centro dei pensieri di Gesù e del progetto che Egli ha per noi.
L'amicizia e l'aiuto di tantissime persone di Cornedo si sono fatte concrete nella loro presenza nel festeggiare con noi questo evento così importante per il nostro cammino. Ospiti speciali don Guido da Schio, don Silvano e suor Adriana, ma attorno a loro tante e tante persone che hanno trovato il tempo e lo spazio per un abbraccio, che per noi è stato fonte di gioia e di forza.
Gioia e forza che ora desideriamo solamente mettere a disposizione della comunità di Cornedo. E senza nascondere un nostro grande sogno: di essere semplicemente i primi due di una lunga e operosa serie di Cooperatori a Cornedo.
A seguire le nostre due testimonianze lette durante il rito della Promessa.





le neo-promesse tra Sara e Ivo
ominciò tutto con un sogno, un mistero che è diventato realtà nelle opere dei salesiani. Tu don Bosco hai sempre detto che c'è un Dio che ama immensamente ogni suo figlio. Lui ha grandi progetti su ognuno di noi! Con amore infinito ha messo al fianco di ciascuno te, che con infinita dolcezza cammini vicino e ci aiuti a realizzare il disegno pensato per ognuno. Voi contate su tutti noi!
Tutto questo mi affascina perché ho la certezza che anch'io, nel mio niente, camminando assieme a te posso fare grandi cose. Fin da fanciulla il mondo salesiano ha sempre fatto parte della mia vita, ma quando a 18 anni mi è stato chiesto di iniziare un cammino da educatrice mica pensavo di rimanerne stregata. E' stato proprio così! Quando don Bosco dice ai suoi ragazzi "mi avete rubato il cuore" … bhe! Anche il mio cuore è stato rubato dai più giovani.
Io son stata fortunata perché ho ricevuto tanto ma tanto amore dai miei genitori, dai miei parenti, da non poterlo tenere tutto per me, perché esplodeva in me. Assieme ad Andrea col tempo mi si è aperto il cuore e ho visto che lì nella famiglia salesiana, c'era un sogno da vivere e in cui credere. Insieme ho scelto il sentiero di don Bosco e ho rafforzato il mio carisma attraverso incontri formativi, dialogando, vivendo e ascoltando la parola di Gesù assieme alle magnifiche suore.


il momento del rito
Poi ad un incontro suor Stefania ci ha parlato dei cooperatori, ho letto il Regolamento di vita evangelico ed è stato subito amore! Ho iniziato immediatamente il cammino ispettoriale della scuola aspiranti dove ho conosciuto persone fantastiche che mi hanno riempito il cuore di gioia e speranza. Inoltre l'accoglienza dei cooperatori di Schio e di don Guido è stata piena di grandissimo amore. Hanno aperto la loro casa con gioia e mi hanno fatto sentire subito in famiglia.
E così non mi sono mai sentita sola, neppure nei momenti di difficoltà perché accanto a me sentivo forte la presenza di don Bosco che mi accompagna silenziosamente come un Padre, Maestro e Amico. Non son mancati momenti di paura, tristezza e amarezza, ma la magica forza di sentirsi famiglia mi ha dato la forza di continuare. La grinta e la testardaggine di alcuni ragazzi del nostro gruppo mi hanno aiutato a non mollare grazie anche all'aiuto di don Enrico, ex nostro cappellano diocesano che ha sempre creduto in noi e ci ha aiutato a rialzarci e mantenere il carisma giovanile salesiano a Cornedo.


foto ricordo dopo la s.Messa
Grazie anche all'arrivo di don Silvano, nostro attuale cappellano, che condivide con noi l'amore per don Bosco e grazie a tutti coloro che operano nell'oratorio di Cornedo con straordinario amore e clima di famiglia, oggi stiamo costruendo un caloroso ambiente per e con i giovani. E la cosa più bella è che tutto questo l'ho potuto condividere con Andrea.
Ed eccomi qui, oggi, sprizzante di gioia perché voglio ancora una volta mettere me stessa nelle mani di don Bosco e di Maria Ausiliatrice (e questa volta per sempre!), loro sapranno farmi strumento e guidarmi ad essere una educatrice di cuore in oratorio, in famiglia, dovunque io mi trovi, affinché il loro meraviglioso sogno continui anche con me.
Grazie a tutti!!


Anita



il regalone degli amici del GAS
a Famiglia Salesiana è per me un dono grandissimo, è una dimensione nella quale mi sento pienamente realizzato e nella quale sento di poter dare anch'io qualche cosa per la sua realizzazione.
Il carisma salesiano ha qualcosa che è difficile descrivere a parole, almeno per me. E' un misto di accoglienza, gioia, famiglia, comunità. Ma la cosa strana, la vera particolarità è che queste parole non si fermano ad una bella teoria, scritta da qualche parte o raccontata da qualche illuminato, accidenti no: queste sono vere azioni da toccare, che accadono ogni giorno! E lo vedo ad esempio nell'amorosa accoglienza che regna ad esempio in un oratorio, dove quando arrivi sembra come se tutti ti stessero aspettando, anzi cosa dico: tutti ti stanno aspettando!


all'uscita dalla chiesa
E lo sento in quel grande senso di familiarità che io provo chiaramente nell'incontrarci nei vari appuntamenti, negli incontri, nelle feste. In queste occasioni si può condividere tutto, dal prosciutto a quel turbamento che magari mi sto portando dietro da un po'. Tutto ciò direi che è magico, se non sapessi che non è altro che l'azione dello Spirito Santo che agisce in persone che hanno scelto, hanno deciso di farlo agire, sempre, senza compromessi e senza limitazioni.
Il mondo salesiano l'ho scoperto penso come molti da ragazzino, quando la direttrice delle FMA mi ha proposto di unirmi al gruppo di animatori del grest di Cornedo. Senza sapere bene come la cosa sarebbe andata a finire, iniziai questa avventura che non avrei poi mai più lasciato. Lungo il cammino ho trovato subito importanti esempi da seguire negli animatori più grandi di me, ho passato tanti momenti fantastici e anche qualche momento molto brutto, che penso faccia parte del gioco, e al quale non rinuncerei perché lo sento ora come una ricchezza immensa dalla quale attingere.


discorsetto dopo il pranzo
I salesiani cooperatori li ho scoperti tardi, purtroppo! Ma dal primo momento che in internet ho letto il Progetto di Vita Apostolico, la sera stessa in cui l'ultima direttrice della casa delle FMA di Cornedo mi nominò l'associazione, in quel documento trovai descritta con tanto di dettagli la direzione che io stavo cercando di seguire. Quel Progetto era il mio, ne sono stato convinto da subito. Quel documento non faceva altro che mettere nero su bianco in maniera ordinata quel che nella mia testa era un desiderio un po' confuso anche se grande.
Questi due anni di scuola aspiranti unita agli incontri con i cooperatori di Schio non hanno fatto altro che confermare di volta in volta che questa è la mia vocazione. Considero una cosa preziosissima far parte di un gruppo che ti dia sia coraggio nei momenti più difficili, sia voglia di migliorarti quando potresti rischiare di sederti e non camminare più.
Camminare: è questo che voglio fare ora, e sarà più facile avendo dei compagni di viaggio che hanno la mia stessa meta, un'ambiziosa meta, e che ti aiutano a mantenere la giusta direzione.


la formula della promessa
Con la promessa di salesiano cooperatore voglio dire a tutti, e a me stesso, che mi prendo l'impegno di sognare, senza avere paura di sognare in grande, senza farmi bloccare dai miei limiti ma cercando sempre di superarli con l'aiuto di chi mi sta affianco, senza la paura di rimanere deluso, perché don Bosco ci ha mostrato che i sogni si avverano! Con la giusta dose di forza, di umiltà e di fede, senza la fretta di giungere al risultato quando lo vorremmo noi ma attendendo i pazienti tempi del cuore e del Signore. E di tempo ne ho parecchio: è questo il bello di una promessa che dura per sempre, nessuna urgenza di tempi stretti, nessun problema quando qualche cosa non funzionerà, basterà riprovare, tanto ho una vita intera davanti. E questo mi dona tanta serenità. Se poi penso al dono di far parte di una famiglia così bella e amorevole come quella salesiana, oltre alla serenità si aggiunge il coraggio, la voglia e la certezza di realizzare prima o poi, nel mio piccolo, qualche cosa di grande.


Andrea



le decorazioni della chiesa del collegio Immacolata


   guarda altre foto
della giornata




Altre Proposte