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campo estivo
12/15 agosto 2009
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Un campo dedicato a riflettere e interrogarsi sul proprio impegno nel gruppo, in parrocchia, nella comunità. Tutti siamo chiamati a tirare fuoi i nostri talenti e metterci in gioco, ciascuno secondo le proprie possibilità, senza timore fidandosi della forza dell'essere comunità


 
il mio posto nella comunità - le schede dell'attività


ragionando assieme
l campo abbiamo parlato di "servizio": come possiamo agire per donare il nostro servizio al prossimo. Ognuno di noi è ricco di talenti, ma spesso ci sentiamo insignificanti e privi di ogni capacità. Ognuno di noi deve fermarsi a conoscersi, a scoprire le meravigliose magie che può fare. Potremo stupirci di noi stessi!! Attraverso la compilazione di una particolare carta di identità abbiamo scoperto che ognuno ha talenti diversi, abilità diverse e che ognuno deve offrirsi a suo modo. Quindi ci siamo divisi a gruppetti in base alle nostre capacità e ognuno doveva creare un momento ben stabilito di uno spettacolo che sarebbe andato in scena proprio nel pomeriggio.

Nella preghiera serale protagonista è stata la figura di Maria come esempio di umiltà. Anche lei si sentiva una nullità, ma il Signore l’ha scelta per essere la madre di Gesù. Ha guardato dentro se stessa e subito ha detto il suo SI. Lei sapeva che il Signore conosce tutti e dunque sapeva bene della povertà di Maria. Siamo chiamati a diventare animatori, lui sa chi siamo, sta a noi dire il nostro SI e ad impegnarci.


un questionario personale
ella seconda giornata di campo abbiamo approfondito il tema del "servizio alla comunità". Dopo un momento assieme, l'attività è stata affrontata in maniera diversa tra biennio e triennio. Il servizio inteso come utilità può essere visto come lavoro manuale per coloro che non hanno ancora fatto una scelta ragionata ma stanno provando cosa significa essere in un gruppo, lavorare assieme. Ma può essere di più se la scelta è pensata e ragionata e viene da un aspirazione più elevata per cui si può creare ancor più collaborazione e senso di comunità.

Nella preghiera del mattino abbiamo incontrato Domenico Savio che ha subito colto l’importanza di rendersi utili, chiedendo così a don Bosco di farlo diventare "un bell’abito per il Signore".

urante la terza giornata abbiamo visto come il servizio sia dono di gioia! anche qui l'attività del biennio era solo apparentemente uguale a quella del triennio. Infatti nel biennio era importante provare gioia in quel che si faceva, facendolo sempre con piacere e soddisfazione, imparando così che stando insieme con allegria tutto è più facile e più piacevole, e tutto riesce meglio! Insieme perché siamo utili, insieme perché essendo utili si prova gioia.


preparanzione della scenografia per lo spettacolo
Nel triennio abbiamo sperimentato come in tutto ciò che facciamo esprimiamo quel che stiamo provando. Se il nostro operato si basa sulla gioia, tutto risulterà solare a chi ci è affianco. I valori che vogliamo trasmettere devono essere dentro di noi ed emergere con noi: siamo animatori salesiani!

Nella preghiera serale ci viene ricordato che la vera fonte della vera gioia è solamente il Signore: “Vi ho detto queste cose perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena” (Gv 15,11)
La compagnia dell’Immacolata di San Domenico Savio: un gruppo di amici che faceva consistere la santità nello stare molto allegri!


ome conclusione del tema, abbiamo sottolineato l’importanza di prendere parte alla vita della comunità attraverso l’adesione ad un gruppo giovanile parrocchiale, vivendo l’esperienza con il giusto coinvolgimento secondo la propria maturità. Con l'aiuto di alcune dinamiche differenziate tra biennio e triennio e di alcuni segni utili a stimolare il confronto, abbiamo dato modo ai ragazzi di confrontarsi sulle proprie sensazioni.
Far parte di un gruppo, come prima forma di comunità, è fondamentale per la nostra formazione e per il bene della comunità stessa. Un gruppo può tirare fuori il meglio di ogni persona, e metterlo poi a disposizione di chi più ha bisogno. Da soli si fa poco, ci si perde, ci si scoraggia. In gruppo si ottengono risultati mai sperati. Ci si scopre capaci di ciò che non si pensava essere capaci, ci si scopre forti pur con le nostre debolezze. Il gruppo, se vissuto nella giusta dimensione a seconda della maturità che abbiamo raggiunto, è un campo dove i semi possono crescere e dare molti buoni frutti.

Nella preghiera il parallelismo con la compagnia dell’Immacolata di san Domenico Savio ci ha aiutato a capire meglio il messaggio.

>> per il libretto della preghiera utilizzato in parallelo alle attività svolte vai alla prima pagina.


sul bosco per darsi una mano

ideando una scenetta


assieme per il lancio dell'attività
foto-album Tonezza '09
guarda altre foto de l'attività

:: Anita R.
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