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Campodalbero  duemiladue
    il serial killer
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Il professor Insegno è a capo di un gruppo di ricercatori che sta lavorando su una nuova formula chimica segreta che può fruttare molto denaro ed ancor più fama a chi ne risultasse essere lo scopritore. La ricercatrice Trovato, giovane ed ambiziosa, è la mente del gruppo; sono dovuti a lei i più grandi passi in avanti nella composizione della formula.
La ricercatrice e il professore ultimamente lavorano in stretto contatto quasi giorno e notte per poter presentare presto questo risultato scientifico, tanto da diventare anche amanti, sebbene il professore sia sposato da dodici anni con Costanza.
Un giorno la ricercatrice trova il tassello mancante, completando finalmente il lavoro di diversi anni di ricerca. A questo punto il professore decide di pubblicare il lavoro solo a nome suo, ma la ricercatrice lo scopre in tempo e sfrutta la loro relazione segreta come ricatto per costringere il professore a pubblicare anche il nome di lei.
Il professore non sa cosa fare e decide di prender tempo. Negli stessi giorni arriva al professore una convocazione per un processo su un serial killer.

Mercoledì 26 Dicembre viene indetto per direttissima il processo per il serial killer delle modelle. Dopo 5 vittime, finalmente gli inquirenti sono riusciti a far luce sul caso e a mettere assieme i vari tasselli, arrivando ad una specifica persona: il fotografo Scatto. Per ragioni di sicurezza e per far rimanere lontano dai media il caso, il processo viene svolto in quasi totale segretezza in un paese di montagna, Campodalbero, dove la giuria viene personalmente convocata, con la possibilità per i giurati di portarsi qualche familiare o amico per percorrere assieme il lungo viaggio e rendere più confortevole il soggiorno che potrebbe rivelarsi anche di diversi giorni, ovvero fino alla risoluzione del processo.
Dunque Mercoledì tutti i componenti della giuria hanno già raggiunto il luogo del processo, e ricevono la cordiale visita del giudice che dà loro il benvenuto e ricorda l'appuntamento per il processo che si terrà alla sera.

Alla sera del Mercoledì, il processo viene aperto, presieduto dal giudice e dalla giuria, con i conoscenti dei giurati che partecipano come spettatori e garanti del corretto svolgimento dell'atto pubblico. Sono ovviamente presenti in aula anche l'imputato il fotografo, l'avvocato della difesa, l'avvocato dell'accusa il quale rappresenta tutte e 5 le modelle vittime del serial killer, e il poliziotto per garantire l'ordine pubblico.

Il processo si apre con la presentazione della giuria e l'elezione del presidente della giuria stessa. Il professore si candida con deciso fervore alla carica di presidente, tanto che il resto della giuria decide per lui senza quasi andare ai voti.
A questo punto il giudice dà la parola all'avvocato dell'accusa, il quale mostra alla giuria e al pubblico come le vittime siano state assassinate tutte allo stesso modo, e successivamente porge alla corte alcune prove praticamente inattaccabili della colpevolezza del fotografo.

Venuta la volta della difesa, questa non riesce a portare nessun alibi, ma il tutto si riduce ad un tergiversare arrampicandosi sugli specchi.
A questo punto il giudice chiede alla giuria di ritirarsi per deliberare. Inizialmente quasi tutta la giuria è d'accordo sulla colpevolezza dell'imputato, in quanto le prove lasciano veramente ben poche possibilità di errore. Il professore però fa presente che in realtà una piccola possibilità di errore è innegabile, perché potrebbe anche trattarsi di una serie di coincidenze. Si può rischiare di mandare in galera una persona innocente per una sfortunata serie di coincidenze? Un po' alla volta, dopo l'insistenza del professore-presidente, quasi tutti sono d'accordo con lui, e il verdetto che ne esce recita infatti: "Assolto per ragionevole dubbio". Al giudice non rimane che leggere la sentenza e far liberare il fotografo.

In realtà il fotografo è colpevole, e anche il professore se ne rende perfettamente conto; decide però di farlo liberare perché ha in mente un diabolico piano: in quanto presidente della giuria, egli ha a disposizione tutti gli atti del processo, nonché la possibilità di studiarsi l'operato del serial killer nei minimi particolari. Una volta liberato il fotografo, egli non dovrà far altro che uccidere la ricercatrice inscenando un ennesimo assassinio del serial killer, il quale verrà quindi processato per quel nuovo delitto e messo in galera a vita.
E' così che il professore il giorno dopo il processo, Giovedì, manda al fotografo un biglietto per ordinare un servizio fotografico a domicilio a casa della ricercatrice, naturalmente a sua insaputa.

Il fotografo, ricevuta la commissione, si precipita all'ora prestabilita sul luogo dell'incontro, ma trova la ricercatrice assassinata poco tempo prima dal professore, il quale si mantiene nei paraggi per controllare l'arrivo del fotografo e chiamare tempestivamente la polizia. Questa accorre e trova il fotografo che se ne sta ancora sul luogo del delitto. L'arresto è immediato.

Il giorno dopo, Venerdì, c'è il nuovo processo per l'uccisione della ricercatrice. Oramai tutti sono assolutamente convinti che il serial killer è proprio il fotografo; se prima c'era qualche possibilità di errore, questa volta sembra proprio impossibile sbagliarsi. Naturalmente però il fotografo non accetta di essere incolpato di un assassinio che non ha compiuto. Durante il processo, viene scoperto un testimone che può discolpare il fotografo: si tratta di una vecchietta che abita nell'appartamento affianco al fotografo e che dice di avere spiato il postino mentre portava al fotografo il biglietto con il quale gli veniva commissionato il servizio fotografico per la ricercatrice. L'accusa a questo punto chiede di sospendere il processo per "novità sopraggiunte".

Sabato sera il poliziotto rende noto che durante delle perquisizioni è stata trovata una lettera che la ricercatrice aveva lasciato come garanzia che il suo lavoro non venisse rubato dal professore. Nella lettera sono indicati i punti dove essa ha nascosto i pezzi di documenti che attestano che il professore è intenzionato a rubarle la scoperta scientifica. La ricercatrice ha nascosto bene ed in più punti questi documenti in modo che non potessero per errore cadere nelle mani del professore.

Ora è importante ritrovare questi documenti per far rinvenire il movente e poter capire chiaramente cosa è successo. Vengono così formate tre squadre di ricerca per accelerare i tempi. Alla fine tutti i documenti vengono rinvenuti e si può così procedere con la ricostruzione dei fatti. Alla fine il poliziotto, giunto alla soluzione, spiegherà l'accaduto.
 



bella storia, ma il gioco dov'è?
guarda la dinamica con la quale è stato realizzato questo gioco


Campodalbero 2002